Tratto da : www.nursindsanita.it
Di Pa.Al. (17/10/2024)
Schillaci smentito da Giorgetti. Meloni contraddetta da Pd e Fondazione Gimbe. Ecco il risiko dei numeri
Il balletto delle cifre che ruotano attorno alla sanità in manovra è destinato a continuare. Il problema vero, però, è che in ballo c’è la tenuta del Ssn. C’è da dire poi che il gioco dei ruoli tra il ministro della Salute Orazio Schillaci, nei panni del poliziotto buono, e del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, in quelli per forza di cose del poliziotto cattivo, non aiuta per ora a fare chiarezza. L’unica cosa al momento assodata è che non ci saranno 3 miliardi per il settore quest’anno. E a sentire il Mef, neppure gli 880 milioni nel 2025 come pure era emerso ieri: "Alla sanità il prossimo anno andranno, rispetto al 2024, 2.366 milioni di euro in più".
Nel frattempo, mentre Giorgetti oggi in Aula al Senato ha difeso il lavoro fatto per finanziare le misure, incluse quelle sulla sanità, e Schillaci ha provato a nicchiare, sostenendo che le risorse in legge di Bilancio sono sufficienti, era stato l'intervento mattutino della premier Giorgia Meloni a riaccendere il dibattito. "Sento molte falsità in queste ore su sanità e legge di Bilancio. E allora - ha sottolineato - facciamo ancora piu' chiarezza: +6,4 miliardi per la Sanità in due anni, +2,37 miliardi nel 2024 e +4,12 miliardi nel 2025". Ed ancora: "Record della storia d'Italia per il fondo sanitario nazionale: 136,48 miliardi nel 2025 e 140,6 miliardi nel 2026. Questi i numeri. Il resto sono mistificazioni".
Parole che hanno dato il la alle opposizioni. In particolare al Pd che ha fatto i conti. Il responsabile dem Economia, Antonio Misiani, ha pubblicato infatti una tabella sui social, elaborata con dati del ministero della Salute e l'andamento del Fondo Sanitario Nazionale negli ultimi 15 anni, e ha spiegato: "Facciamo chiarezza, numeri alla mano, sugli stanziamenti per la sanità pubblica. In rapporto al PIL, tra il 2010 e il 2022 il Fondo sanitario nazionale ha oscillato tra un minimo del 6,31% (2022 - governo Draghi) e un massimo del 7,18% (2020 - governo Conte 2). Con il 'record della storia d'Italia' di cui parla la presidente Meloni, nel 2025-2026 si scenderà al 6,05%. Il minimo storico degli ultimi 15 anni. Questi sono i numeri. Il resto è pura propaganda".