Tratto da : www.infermieristicamente.it
Dopo otto anni di battaglie legali oggi, finalmente, i lavoratori dell’Asl di Teramo, grazie al lavoro della segreteria territoriale NurSind di Teramo e dello studio legale, vedono riconosciuto un altro diritto negato per tanti anni a tutti i lavoratori.
Da sempre il NurSind ha sostenuto che il buono pasto non fosse un diritto ad appannaggio di pochi ed eletti dipendenti, ma che fosse una prerogativa di tutti i lavoratori.
“Una lotta – afferma Giuseppe De Zolt - che parte dal lontano 2015 e che nonostante la sconfitta in primo grado nel 2017 e la ulteriore sconfitta in appello nel 2018, in data 1 settembre 2023 la Suprema Corte di Cassazione ha ribaltato la decisione della corte d’appello riconoscendo il diritto al buono pasto a tutti i lavoratori con orario giornaliero superiore alle 6 ore. E dopo tanto lavoro abbiamo potuto finalmente dire: AVEVAMO RAGIONE NOI”.
Il buono pasto è riconosciuto a tutti i lavoratori che abbiano un orario di lavoro superiore alle 6 ore. Nella Asl di Teramo questo era previsto soprattutto per la parte tecnico amministrativa, lasciando fuori un gran numero di dipendenti, ma grazie a una sentenza della Corte di Cassazione, per il Nursind di Teramo si può dire che giustizia è fatta.
“Voglio ringraziare principalmente il nostro studio legale, quindi l'avvocato Mira De Zolt e l'avvocato Simona Mazzilli che ci hanno supportato e hanno creduto insieme a noi in questa battaglia - dice il segretario De Zolt - e ringrazio soprattutto gli iscritti alla nostra O.S. che ci hanno sostenuto, che ci sostengono e continueranno a sostenere le nostre battaglie per il rispetto dei diritti dei lavoratori”.
“Sicuramente apriremo un confronto con la ASL, - conclude De Zolt - per vedere le modalità e di per poter far rispettare questo diritto appieno per tutti i lavoratori”.