da metropolisweb
Roma. Rinnovato il contratto di lavoro dei circa 550mila dipendenti della Sanità pubblica del Servizio sanitario nazionale. E’ stata infatti sottoscritta nella tarda serata di ieri l’ipotesi di rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori del comparto sanità, dagli infermieri ai radiologi al personale amministrativo, oltre, tra gli altri, a ostetriche e ricercatori.
Il primo risultato raggiunto, affermano i sindacati, è un riconoscimento sul fronte economico: l’aumento minimo medio lordo mensile è infatti di 90 euro, ma sono anche previste specifiche indennità di categoria. Il contratto ha una vigenza 2019/2021 e interessa precisamente 545 mila lavoratrici e lavoratori.
L’accordo è stato firmato da Aran e dalle organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials, Nursind e Nursing Up che esprimono “grande soddisfazione per un risultato importante e atteso da tempo”. Con questo rinnovo, “a fronte delle risorse stanziate dal governo – affermano i sindacati – riconosciamo salario, diritti e tutele a lavoratrici e lavoratori che in questi anni difficili hanno affrontato l’emergenza pandemica garantendo la tenuta del Servizio sanitario e la salute dei cittadini. Il contratto rappresenta un punto di partenza per un effettivo rilancio del Servizio sanitario, che dovrà passare adesso da maggiori risorse e da assunzioni stabili”....
Soddisfatto il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, secondo il quale il rinnovo del contratto è “un passo in avanti importante per il servizio sanitario e rappresenta un riconoscimento dovuto a categorie professionali, come infermieri e operatori socio sanitari, che rappresentano uno dei pilastri su cui si basa l’organizzazione e la qualità del lavoro della nostra sanità”.
“Abbiamo lavorato perché si chiudesse il contratto nel più breve tempo e nel miglior modo possibile. Riteniamo ovviamente sia un punto di caduta tra le parti”, ha inoltre sottolineato il segretario nazionale del sindacato degli infermieri Nursind, Andrea Bottega, precisando che “la media degli aumenti mensili lordi degli infermieri è tra i 146 e i 170 euro al mese”.
Le risorse per il rinnovo del contratto ammontano a 241,6 milioni, che finanzieranno l’indennità del personale assegnato ai servizi di pronto soccorso, il trattamento accessorio e il nuovo ordinamento professionale. Ciò comporterà un aumento economico per i dipendenti. Ora il contratto sarà trasmesso dall’Aran al Comitato di Settore per il parere, al Governo per eventuali osservazioni e alla Corte dei conti per la certificazione dei costi.
Varie le novità, oltre agli aumenti economici. Il contratto prevedrà pure ‘incarichi di posizione elevati’ con bonus di indennità da 10 a 20mila euro. Tali posizioni saranno assegnate tramite concorso pubblico...