Viste le disposizioni impartire dal Direttore Generale sulla sospensione delle ferie per tutto il personale sanitario della dirigenza e del comparto la scrivente ritiene necessario ribadire quanto già espresso in precedenza sottolineando ancora una volta che bisogna farsi trovare preparati nel caso in cui la suddetta emergenza si presenti in forma più evidente nel nostro territorio.
Gli operatori sanitari TUTTI hanno sempre dimostrato diligenza e spirito di abnegazione, e la misura di sospensione è eccessivamente soppressiva rispetto lo stato dei fatti a noi noto, tra l’altro il CCNL prendere già la possibilità di richiamare i dipendenti dalle ferie. Il blocco delle ferie deve essere l'extre - ma ratio ed una risorsa per rispondere all’emergenza nazionale, attivando contestualmente dei percorsi di formazione del personale e di riorganizzazione delle attività assistenziali e non strumento per garantire attività ordinarie.
Ciò premesso riteniamo doveroso attivarci per non farci cogliere impreparati qualora la situazione degeneri rapidamente. Viste altresì le disposizioni ministeriali, riteniamo si debbano limitare le attività programmate di TUTTI i PPOO della ASL come visite programmate (ambulatori) esami ematici e Rx (sale di attese sempre
stracolme) dando indicazione ai medici di famiglia per gestire la cosa e prescrivere solo esami “necessari” non differibili.
Si dovrebbe limitare e regolamentare l’accesso alle aree ospedaliere e le UUOO di degenza, i visitatori sono sempre molti e pretendono di entrare a flotte nelle stanze.
Bisognerebbe sospendere gli interventi chirurgici programmati, in particolare modo quelli che necessitano o potrebbero necessitare di ricovero in terapia intensiva in fase post operatoria. Sospendere le sedute di elezione e contestualmente programmare sedute di formazione per il personale di sala operatoria affiancandolo al personale della rianimazione in previsione dell’occupazione di posti di terapia intensiva anche in sala operatoria come extrema ratio. Così come è necessario formare TUTTO il personale per poter dare una risposta competente e tempestiva in caso di necessità. Bisogna iniziare a liberare i posti letto aumentando così la capacità ricettiva degli ospedali che potrebbero avere necessità di ricoverare le persone infette al Covid-19.
Usare i fondi Regioni stanziati e procedere all’assunzione di personale a tempo indeterminato medico, infermieristico ed ausiliario per far fronte alla carenza oramai cronica che non ci da la possibilità di gestire l’ordinario, figuriamoci questo momento di emergenza (per gli infermieri abbiamo la fortuna di avere una graduatoria dalla quale attingere) e contestualmente attivazione delle POA per tutto il personale dedicato all’assistenza per poter sopperire alle carenza in modo da dare al personale un minimo riconoscimento economico per il lavoro che sta svolgendo.
Si sottolinea inoltre la necessità di dotare tutti i reparti e servizi dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) necessari per poter far fronte a questa emergenza in modo da non far esporre il personale in servizio più di quanto già lo sia. Ad oggi sono state numerose le segnalazioni che sono pervenute alla scrivente OS della carenza, e in alcuni casi addirittura della totale assenza, di DPI per i lavoratori.
Nel rinnovare la disponibilità ad un incontro per poter valutare insieme gli interventi e le procedure da adottare vi esortiamo a non aspettare che le cose degenerino, facciamoci trovare pronti, per la nostra salute non affidiamoci alla sorte, attiviamoci per tempo.
Teramo lì, 09 marzo 2020
La Segretaria Territoriale
NurSind Teramo