Il cuneo fiscale è un indicatore che indica, appunto, tutte le imposte che gravano sul costo complessivo del lavoro, ovvero, la differenza tra stipendio lordo e stipendio netto.
Quindi, sottraendo al costo del lavoro la somma delle imposte (cuneo fiscale), si ricava il reddito netto percepito dal lavoratore.
Attualmente, in Italia, il cuneo fiscale incide per il 47,9% di trattenute sul totale delle competenze ed è il terzo più alto in area OCSE dopo Belgio e Germania. Il 47,9% è determinato da contributi a carico del datore di lavoro (24%), contributi del lavoratore (7,2%) e imposte sul reddito (16,7%).
La Legge di Bilancio 2020 prevede un taglio del cuneo fiscale, a partire da luglio prossimo, che porterà un vantaggio economico per i lavoratori dipendenti. Infatti ci sarà uno sconto sulle imposte che renderà più pesanti le nostre buste paga. L’importo che troveremo in più in busta paga dipende dal reddito lordo complessivo (che si può vedere nel CUD al quadratino 1 “Reddito da lavoro dipendente e assimilati”) e seguirà lo schema sottostante.
Il reddito medio per un infermiere varia dai 26.000 euro lordi all’anno per un D0 diurnista ai 33.000 euro per un D6 turnista, per cui l’aumento mensile va dai 100 euro agli 86 euro. Poi ci sono le eccezioni che possono sfondare il muro delle 33.000 euro lorde annue che percepiranno aumenti minori fino all’azzeramento per coloro i quali percepiscono 40.000 euro lordi all’anno.
La misura adottata con la Legge di Bilancio 2020 ci soddisfa a pieno, considerando anche che l’ultimo rinnovo contrattuale, lo ricordiamo non sottoscritto da Nursind, ci ha visto riconosciuti appena 80 euro lordi in busta paga. Adesso sotto con il rinnovo dei CCNL.